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Genere: drammatico - Anno: 2009 - Giudizio: ottimo (**) - Età: Dai 14 anni in su

LA VERA STORIA DI BEN CARSON
Sua madre gli diede il coraggio, la sua fede lo aiutò a crederci, il suo talento gli fece trovare la forza per cambiare la vita di molte persone

Ben Carson è entrato nella storia come primario di neurochirurgia infantile per aver salvato due gemelli siamesi durante un intervento di separazione.
Carson mette a punto alcune tecniche innovative di intervento sul cervello tra cui, appunto, l'emisferectomia: la possibilità, per bambini senza nessuna aspettativa di vita, di vivere un'esistenza normale. Il film inizia con il neurochirurgo che non sa decidersi se fare o no una divisione tra due gemelli siamesi. Inizia quindi un lungo flashback che ripercorre le fasi della sua vita.
Ben ha un fratello, Curtis, entrambi vivono a Detroit, negli Stati Uniti, con la madre Sonya, una giovane donna abbandonata dal marito che svolgeva pulizie nelle case dei bianchi. La famiglia Carson viveva un'esistenza molto difficile e fatta di stenti, aggravata ulteriormente dalla degradata situazione della città. La vita a Detroit, infatti, era molto difficile in quel periodo. Ben Carson visse gli anni della sua adolescenza nel pieno di questa situazione demografica e politica, durante la quale, tra le altre cose, era anche difficile garantire un'istruzione alle famiglie più povere. Quando aveva undici anni e andava in prima media, Ben era il peggiore della classe; prendeva sempre F a tutti i compiti e aveva degli scatti d'ira che gli provocavano continui rientri e uscite dalla presidenza. Anche il fratello dava alla madre gli stessi problemi relativi alla scuola; quest'ultima, infatti, ormai frustrata dall'idea di avere figli che non studiano, decide di intervenire e fargli studiare a casa tutte le materie; li aiuta lei stessa in tutte le discipline, lettura e scrittura comprese.
Passano i mesi e si notano i cambiamenti: da peggiore della classe Ben diventa il migliore. Prende sempre voti alti a tutti i compiti e vince persino nelle gare di spelling. Più tardi Ben va al liceo e qui trova alcuni ragazzi che lo fanno diventare loro amico, giocano insieme durante i pomeriggi e comprano dei coltellini in caso di pericolo. Ben in questi ultimi tempi è diventato esigente e si arrabbia esageratamente anche per piccole cose, tutti in famiglia sono spaventati dal suo carattere. Un giorno Ben rischia anche di trafiggere con il coltellino uno dei suoi amici per uno di questi scatti d'ira.
Anni dopo arriva all'università e qui si fidanza, decide quindi di studiare medicina per specializzarsi successivamente in neurochirurgia, perché il cervello lo affascina molto. Dopo la laurea partecipa al concorso di ammissione alla scuola di specializzazione in neurochirurgia di uno degli ospedali più prestigiosi del mondo: ovvero il Johns Hopkins Hospital, un ospedale molto famoso negli Stati Uniti, considerato addirittura il primo per ventuno anni consecutivi. Ben viene accettato; all'inizio tutti sono contro di lui per via del colore della sua pelle, ma quattro anni più tardi è diventato primario di neurochirurgia, segno evidente che il razzismo non era poi così diffuso.

LA SEPARAZIONE RIUSCITA DI DUE GEMELLI
Il film riprende quindi da dove si era interrotto. Ben ora ha due figli più due gemelli in arrivo da sua moglie; durante la sua decisione se intervenire o no sulla divisione, Ben va a dormire con sua moglie incinta, ma presto questa lo sveglia perché sta perdendo molto sangue; i due corrono all'ospedale e dopo alcune ore di attesa si scopre che sua moglie ha perso i gemelli. Questo è un duro colpo per il medico e, a seguito di ciò, Ben decide di compiere l'intervento ai gemelli siamesi. Arriva il giorno dell'intervento e ci sono ventidue chirurghi in sala; l'intervento dopo ventidue ore si conclude con la separazione riuscita dei due gemelli. Carson descrive con grande cura tutta la procedura, permettendoci quindi di comprendere al massimo tanto l'importanza quanto la tensione di quel momento.
Il film finisce con alcune scritte che spiegano che Ben Carson, all'uscita del libro, lavorava ancora al Johns Hopkins Hospital. Carson, oggi in pensione come medico, ha espresso anche un forte interesse verso la politica. Quando gli era stato chiesto, anni fa, da che cosa si fosse sviluppato il suo interesse, ha spiegato che era un derivato della sua professione: fare diagnosi sui pazienti per trovare soluzioni - disse - mi ha spinto a pensare di poter applicare lo stesso approccio alla società. Il libro e così anche l'omonimo film nel raccontare la sua biografia, affrontano alcune tematiche fondamentali. Una di queste è l'importanza dell'istruzione, vista come forma di emancipazione da un futuro pieno di ignoranza e povertà. Simbolo di questa tematica è la madre di Ben, Sonya, la quale per tutta la vita si batte per garantire ai figli non solo l'educazione, ma anche la possibilità di studiare in un ambiente adatto. La cultura, infatti, costituisce l'unica possibilità di riscatto da una vita tanto tragica quanto povera. L'amore che Ben prova per quello che studia, l'amore per la madre e l'amore per la moglie, il cui dolore per la perdita dei figli lo spinge a portare a termine l'intervento per cui sarebbe poi passato alla storia.
Ciò che distingue questa storia da un comune film sul sogno americano è il fatto che la volontà del singolo, pur essendo fondamentale, da sola non basta: deve agire in accordo con una volontà superiore, si devono riconoscere i doni ricevuti da Dio e svilupparli. A volte questi dono sono nascosti, ma la Grazia che ce li ha dati, li svela al momento opportuno. A Ben succede durante una predica in chiesa, ascoltando il racconto del pastore della sua comunità, si accorge improvvisamente di saper fare quello che prima non gli riusciva: immaginare, vedere con gli occhi della mente, guardare al di là di ciò che vede. Questa fu la scoperta che lo condusse verso la neurochirurgia, un miracolo che lo ha portato a diventare la mano miracolosa in grado di restituire la speranza a chi di speranza di vivere non ne aveva.

CARRIERA POLITICA
Il 4 maggio 2015 annunciò la sua candidatura alle primarie repubblicane come Presidente degli Stati Uniti.
La sua candidatura fu inizialmente ritenuta marginale, perché era privo di qualsiasi esperienza pubblica. Tuttavia, in una elezione caratterizzata dall'estrema imprevedibilità, Carson ottenne dai sondaggi nazionali un inaspettato terzo posto col 9.5%.
Questo successo iniziale era dovuto probabilmente alle sue posizioni ultraconservatrici e anti-establishment in tema di immigrazione e sui temi più cari all'elettorato repubblicano, a suo tempo deluso e arrabbiato.
Con la discesa in campo di Donald Trump, che diventerà presto il vincente fra i candidati repubblicani grazie alle sue posizioni radicali in contrasto con l'apparato repubblicano, Carson resterà secondo nei sondaggi con il 22% a un'incollatura proprio da Trump col 29% (per alcuni sondaggi addirittura primo) restringendo la lotta per la nomination a uno scontro a due (l'ex favorito Bush era terzo con solo il 6.5%).
Il 12 marzo 2016 diede il suo appoggio ufficiale a Donald Trump, poi eletto presidente degli Stati Uniti, con cui condivise per tutta la campagna l'ortodossia ultraconservatrice e anti-establishment. Trump lo nominò Segretario della Casa e dello Sviluppo Urbano e come tale era quindi un membro del gabinetto del presidente.
Il Dottor Carson politicamente ha le seguenti posizioni.
- Contrario all'aborto, anche nei casi di incesto, stupro o pericolo di vita della madre.
- Contrario a qualsiasi limitazione in tema di cambiamenti climatici asserendo che non è scientificamente provato che siano causati dall'attività umana.
- Favorevole all'istruzione privata rispetto a quella pubblica che, secondo la sua opinione, a volte era troppo politicizzata e ideologica: secondo lui, in certi casi, coloro che sono usciti da quel tipo di formazione "... potrebbero aderire all'ISIS".
- Contrario a qualsiasi limitazione del controllo delle armi.
- Ha affermato che lo Stato americano odierno ha affinità con la Germania nazista perché, secondo lui, si "ha paura anche ad esprimersi" inserendosi, con questa provocazione, nella critica al "politically correct", molto usata durante le primarie del 2016 in campo repubblicano.
- Ha definito la riforma sanitaria Obamacare peggiore della schiavitù perché asservisce il personale medico al governo.
- Considera l'Islam radicale in contrasto con i principi costituzionali americani ammettendo che potrebbe essere un problema avere un presidente con questa fede.

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