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L'assedio all'Alcazar è una delle prime battaglie della Guerra Civile Spagnola (21 luglio - 27 settembre del 1936). L'episodio più toccante del film ricorda un fatto storicamente documentato.
Il 23 luglio i familiari di Moscardò che si erano nascosti presso amici furono scoperti. La moglie e il figlio più piccolo furono imprigionati in un manicomio mentre il più grande, Luìs, fu consegnato al comandante della milizia popolare Càndido Cabello. Nella stessa mattinata Cabello, dopo aver fatto riallacciare la linea telefonica chiamò il colonnello Moscardó intimando di lasciare il forte entro dieci minuti minacciando la fucilazione del figlio diciassettenne Luis.
Il colonnello rifiutò l'ultimatum e, fattosi passare il figlio al telefono, gli disse: "Se è vero, raccomanda la tua anima a Dio, grida "Viva Cristo! Viva la Spagna!" e muori con onore. Addio figlio mio, un ultimo bacio". Luis rispose: "Addio papà, un grosso bacio". Ripresa la conversazione con Cabello Moscardò concluse: "L'Alcàzar non si arrenderà mai" e chiuse la conversazione.
La indotta convinzione che Luis fosse stato fucilato subito rafforzò la determinazione dei difensori a non arrendersi. Inoltre la notizia rimbalzò sulla stampa estera ingenerando sdegno.
Il Cristianesimo richiede coraggio, non è fatto per i pusillanimi, ma per chi vuole eroicamente corrispondere alla Grazia.
https://www.youtube.com/watch?v=uLLx7VKLvJs
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