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Genere: animazione - Anno: 1954 - Giudizio: consigliato (*) - Età: Per tutti

LE MENZOGNE DELLA PROPAGANDA
''Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri'' (personaggi ed eventi del romanzo di George Orwell)

Lungo tutta la storia, gli eventi vengono riscritti a seconda delle esigenze dei maiali. Il passato viene rappresentato peggiore di come realmente fosse, così da far sembrare meno scioccanti le brutalità compiute dai maiali. Questi, attraverso gli strumenti della propaganda e della dittatura (cioè manipolazione delle emozioni, disinformazione, controllo del cibo e dell'educazione), ingannano gli altri animali della Fattoria al punto che questi ultimi elevano Napoleon al rango di semidio. Propagandistici sono tutti i discorsi di Clarinetto, quelli di Napoleon, le poesie di Minimus e i discorsi del corvo domestico Mosè. Interessante notare come la propaganda non si limiti a manipolare le informazioni riguardanti l'attualità o i progetti futuri ma, come in effetti avviene in molti regimi dittatoriali, persino a correggere la storia, riscrivendo o rovesciando letteralmente la verità di taluni episodi passati, a seconda della convenienza della classe dominante (tema che tornerà prepotentemente in un altro noto romanzo di Orwell: 1984).
L'educazione è un tema fondamentale nel libro, in quanto gli animali credono ciecamente alla propaganda proprio perché incapaci di filtrare le informazioni che vengono loro propugnate dal regime. L'ignoranza è dunque un'arma preziosa nelle mani di qualsiasi dittatore, in quanto permette di far credere al popolo ciò che si ritiene più utile. Nell'opera è presente anche una velata critica alla società inglese e una denuncia della scarsa libertà di pensiero nel paese.

LE MENZOGNE DELLA PROPAGANDA
I maiali Palladineve, Napoleone e Clarinetto adattano le idee del Vecchio Maggiore in un «completo sistema di pensiero», che chiamano formalmente 'Animalismo', un allegorico riferimento dell'autore al comunismo. [...] Successivamente alla divulgazione di questo sistema di idee, Napoleone e Clarinetto contravvengono alle regole da loro stessi imposte (i «sette comandamenti») partecipando ad attività associate agli esseri umani, come bere alcol, dormire in letti e commerciare. Nel corso della narrazione, Clarinetto verrà incaricato di modificare i sette comandamenti per dar conto dell'umanizzazione della classe dei maiali, modifica che è un'allusione alla revisione della storia da parte del governo sovietico al fine di esercitare il controllo sulle convinzioni del popolo.
I comandamenti originali sono:
1. Tutto ciò che va su due gambe è nemico
2. Tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali è amico
3. Nessun animale vestirà abiti
4. Nessun animale dormirà in un letto
5. Nessun animale berrà alcolici
6. Nessun animale ucciderà un altro animale
7. Tutti gli animali sono uguali
Questi comandamenti sono anche riassunti nella massima: «Quattro gambe buono, due gambe cattivo», che viene utilizzata principalmente dalle pecore della fattoria per interrompere discussioni e disaccordi tra gli animali circa la natura dell'Animalismo.
Successivamente, Napoleone e i suoi maiali modificheranno segretamente alcuni comandamenti per liberarsi dall'accusa di violare la legge degli animali. Tali comandamenti vengono infatti modificati come segue:
1. Nessun animale dormirà in un letto con lenzuola
2. Nessun animale berrà alcolici in eccesso
3. Nessun animale ucciderà un altro animale senza motivo
Infine, i comandamenti saranno sostituiti con le massime: «Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri» e «Quattro gambe buono, due gambe meglio». Questa è una svolta ironica dei sette comandamenti che avrebbero dovuto mantenere l'ordine nella fattoria governata dagli animali unendo questi ultimi contro gli umani e impedendo agli stessi di seguire le cattive abitudini degli uomini. Attraverso la revisione dei comandamenti, Orwell mostra quanto semplicemente il dogma politico possa essere trasformato in propaganda malleabile.

PERSONAGGI ED EVENTI
Il Vecchio Maggiore rappresenta sia Karl Marx che Lenin
Napoleon = Stalin
Palla di Neve = Trotsky
Clarinetto o Piffero = il giornale russo Pravda e la propaganda sovietica
Gondrano = Stachanov
Mosè = la Chiesa ortodossa russa
I cani = la polizia politica
le pecore = le masse facilmente manipolabili
le galline = i kulaki ucraini che si opponevano alla collettivizzazione
il fattore Jones = zar Nicola II.
- La Rivoluzione degli animali e la cacciata di Jones rappresentano la Rivoluzione russa del 1917 e il rovesciamento dello zar.
- L'invio di piccioni nelle fattorie vicine per diffondere la rivoluzione rappresenta l'ondata rivoluzionaria incoraggiata dal Comintern che colpì alcune nazioni europee negli anni immediatamente successivi.
- Il rifiuto degli umani di riferirsi alla Fattoria Patronale con il suo nuovo nome, ostinandosi a chiamarla Fattoria degli Animali, indica il mancato riconoscimento diplomatico dell'Unione Sovietica da parte delle potenze occidentali negli anni immediatamente successivi alla Rivoluzione.
- La Battaglia del Chiuso delle Vacche (o «battaglia della stalla», in originale Battle of the Cowshed) rappresenta la guerra civile russa che oppose l'Armata rossa bolscevica all'Armata bianca controrivoluzionaria (aiutata da Regno Unito e Francia, proprio come le fattorie vicine aiutano Jones), che si concluse nel 1920 con la vittoria dei bolscevichi.
- Il rifiuto delle galline alla consegna delle uova rappresenta l'opposizione dei kulaki alla collettivizzazione.
- Il conflitto tra Palla di Neve e Napoleon riguardo all'estensione della rivoluzione alle altre fattorie rappresenta il conflitto tra Trozkij, che voleva esportare la Rivoluzione fuori dalla Russia (rivoluzione permanente), e Stalin, che invece sosteneva la teoria del Socialismo in un solo paese.
- Il crollo del mulino a vento, che porta alla cacciata di Palla di Neve, ricorda molto l'Incendio del Reichstag, probabilmente causato dai nazisti, la cui colpa venne data esclusivamente ai comunisti, gli unici oppositori al regime nazista, che vennero subito perseguitati e condannati.
- Le varie costruzioni del mulino a vento rappresentano l'industrializzazione avviata da Stalin nel 1928 con i piani quinquennali.
- Il cambio dell'inno della Fattoria da Animali d'Inghilterra, incentrato sulla liberazione di tutti gli animali di Inghilterra dall'oppressione, a un nuovo testo che inneggia alla persona di Napoleon, rappresenta il cambio dell'inno ufficiale dell'URSS da L'Internazionale all'Inno dell'Unione Sovietica, che nel testo originale inneggiava a Stalin (tale testo venne soppresso nel 1954).
- La vendita del legname a Frederick rappresenta il Patto Molotov-Ribbentrop del 1939; il tradimento di Frederick, che paga i maiali con denaro falso e poi attacca la fattoria, rappresenta il tradimento dell'alleanza da parte di Hitler, che attaccò la Russia nel 1941 lanciando l'Operazione Barbarossa. La successiva Battaglia del Mulino, o «Battaglia del Mulino a Vento» (in originale Battle of the Windmill), vinta dagli animali con la riconquista di ciò che già possedevano ma con grandi perdite, rappresenta la Battaglia di Stalingrado.
- La cena finale tra i maiali e gli umani (tra cui Pilkington) è un'allegoria della Conferenza di Teheran.
- La progressiva corruzione dei maiali e lo stravolgimento dei comandamenti rappresentano invece la deriva verso un dispotismo tirannico a cui andò incontro l'Unione Sovietica sotto il regime di Stalin.

Fonte: Wikipedia

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