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Genere: storico - Anno: 2010 - Giudizio: non valutato (per ora) - Età: Dai 14 anni in su

BENEDETTO XVI: ''OTTIMA RICOSTRUZIONE DI DRAMMATICHE VICENDE E DELLA FIGURA DEL PASTOR ANGELICUS''
Grande testimonianza di quel grande maestro di fede, di speranza e di carità che è stato il Venerabile Pio XII

Cari amici,
sono molto lieto di aver assistito alla prima proiezione del film "Sotto il cielo di Roma", una co-produzione internazionale che presenta il ruolo fondamentale del Venerabile Pio XII nella salvezza di Roma e di tanti perseguitati, tra il 1943 e il 1944. Pur nel genere divulgativo, si tratta di un lavoro che, anche alla luce degli studi più recenti, vuole ricostruire quelle drammatiche vicende e la figura del "Pastor Angelicus". Ringrazio il Signor Paolo Garimberti, Presidente della RAI, per le cortesi parole che mi ha rivolto. Un pensiero riconoscente anche al Signor Ettore Bernabei, agli altri Produttori e a quanti hanno collaborato per realizzare il significativo lavoro che abbiamo appena visto. Saluto con affetto i Signori Cardinali, i Presuli e tutti i presenti.
Queste opere - pensate per il grande pubblico, con i mezzi più moderni, e al tempo stesso mirate ad illustrare personaggi o vicende del secolo scorso - rivestono particolare valore soprattutto per le nuove generazioni. Per chi, a scuola, ha studiato certi avvenimenti, e forse ne ha anche sentito parlare, film come questo possono essere utili e stimolanti e possono aiutare a conoscere un periodo che non è affatto lontano, ma che le vicende incalzanti della storia recente ed una cultura frammentata possono far obliare.
Pio XII è stato il Pontefice della nostra giovinezza. Con il suo ricco insegnamento ha saputo parlare agli uomini del suo tempo indicando la strada della Verità e con la sua grande saggezza ha saputo orientare la Chiesa verso l'orizzonte del Terzo Millennio. Mi preme, però, sottolineare particolarmente come Pio XII sia stato il Papa, che, come padre di tutti, ha presieduto alla carità a Roma e nel mondo, soprattutto nel difficile tempo del Secondo Conflitto Mondiale. In un discorso del 23 luglio del 1944, subito dopo la liberazione della Città di Roma, ringraziava i Membri del Circolo di San Pietro per la collaborazione prestata, dicendo "(Voi) Ci aiutate a soddisfare più largamente il Nostro desiderio di asciugare tante lagrime, di lenire tanti dolori", e indicava come centrale per ogni cristiano l'esortazione di san Paolo ai Colossesi (3,14-15): "soprattutto abbiate la carità, la quale è il vincolo della perfezione: e trionfi nei vostri cuori la pace di Cristo, a cui siete stati chiamati per far un solo corpo" (Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, VI, p. 87-88).
Il primato della carità, dell'amore, che è il comandamento del Signore Gesù: questo è il principio e la chiave di lettura di tutta l'opera della Chiesa, in primis del suo Pastore universale. La carità è la ragione di ogni azione, di ogni intervento. E' la ragione globale che muove il pensiero e i gesti concreti, e sono lieto che anche da questo film emerga tale principio unificante. Mi permetto di suggerire questa chiave di lettura, alla luce dell'autentica testimonianza di quel grande maestro di fede, di speranza e di carità che è stato il Papa Pio XII.
Rinnovando a tutti l'espressione della mia riconoscenza, colgo l'occasione per rivolgere i migliori auguri pasquali, mentre di cuore benedico voi qui presenti, insieme con i collaboratori e i vostri cari.

Papa Benedetto XVI
Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, 9 aprile 2010

GIUDIZIO DI FILMGARANTITI
Un film stupendo, avvincente e che tiene incollati allo schermo nonostante la lunga durata.
La trama si alterna fra le scene che vedono protagonista Pio XII e altre dove si intrecciano storie di persone comuni. Una denuncia alle barbarie della guerra e delle leggi razziali ma finalmente anche il giusto tributo alla storia che ha visto nel Papa e nei religiosi, quelle persone che si sono adoperate in tutte le maniere per salvare il maggior numero possibile di persone innocenti nella Roma degli ultimi anni della seconda guerra mondiale.
Finalmente quindi un film che chiarisce che Pio XII non fu un codardo che non ebbe il coraggio di condannare Hitler pubblicamente, ma che agì solo per salvare migliaia di vite umane innocenti.
Il film inoltre è un inno al coraggio di fare ciò che è giusto anche se rischioso: coraggio di frati e suore che aprirono i loro conventi agli ebrei, coraggio del Papa che non abbandonò mai Roma anche se personalmente minacciato, coraggio di tutte quelle persone che si adoperano per salvare vite umane prima di salvare la loro stessa vita.
Veramente toccanti sono i dialoghi che il Papa intrattiene con alcuni generali tedeschi.
Unica pecca: una mezza storia di innamoramento (senza nemmeno un bacio) fra un civile e una suora.


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